Una lunga freccia di penombra dal cucinotto alla porta. Un balconcino sul mondo, un’altalena di ferro, il palazzo di fronte, giardinetti, voci di bambini. Poltrone, un divano dal pelo nero. Un letto, un nascondiglio. Un gatto giallo. Un notturno di voci, una sigaretta nel buio, una breve distensione, una giornata finita bene.
(Ottobre 2000)