la rappresentazione mutasse continuamente nel momento stesso in cui la rileggo. E bisognerebbe ricominciare da capo, con l’analisi e con la descrizione. Perché nulla è immobile e l’insieme è composto dal sovrapporsi di innumerevoli prospettive dello sguardo con cui si osserva il mondo. E così bisognerebbe raccontare una storia che tenesse conto di ogni cosa. Una storia cubista.
(9 ottobre 2000)