Sostenuta dal filo della vita
come il punto alla fine di un pensiero compiuto
dietro la superficie solida di caleidoscopiche
manifestazioni
riempie ogni spazio la tua presenza
il cuore dispiegato e la mente
emani.
Immemore di profeti
rinnovi il sole
e leggera
sulla punta delle dita
ti chiama il mondo
scioglie
ai tuoi passi
il rovo le spine
e fiorisce l’arco
del Tempio.
Scivola
la mia voce
sulla tua pelle
il gomitolo rotto degli eventi
agito le luci
che segnano il cammino
e mi volto a cercarti al mio fianco.
(5 aprile 1997)