
Le Mie Politiche
Compagni di viaggio.
Non si sa mai
e soprattutto ora
cosa succederà.
Come negli
incontri reali.
Così, anche in quelli virtuali, sono sempre stata attenta. Fin dall’inizio, uno spontaneo distribuire, differenziare, mascherare e, svariati indirizzi di posta elettronica, ad hoc. Niente profili twitter, instagram, whatsapp. Assolutamente trascurato, facebook.
Non un telefono “smart” ma un vecchio cellulare, senza rete, spento durante il lavoro e regolarmente a casa, uscendo, la sera. In treno, in autobus o in metro, come nelle sale d’attesa, leggevo. Una vita trasportando nella borsa due o tre libri, da un lato all’altro del mondo, nel caso che.
Sempre con un sacco da curiosare, scoprire. Incantate conversazioni e whisky da meditazione. Passeggiate, cinema, esplorazioni. Tango, salsa e rock’n’roll.
Ma oggi, scelta obbligata, uno schermo mi succhia.
Il 19 marzo 2020, un giorno prima della prima quarantena, ho comprato un telefono “smart” ed ho aperto un profilo whatsapp, nel caso che. Ho passato pochi mesi tra gli zombi su facebook. Poi ho chiuso, con whatsapp e con facebook. Ho esplorato alternative, il Fediverso.
E in questo mondo di spiati spioni che mi resta per ora, non ho ancora trovato un porto, davvero accogliente. Se non sono un’ingenua passeggiatrice di monopoli, neppure voglio adeguarmi agli interstizi residuali che mi offrono i nerd.
Mi piacerebbe uno spazio di sensibilità, anche.