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Finzioni.

In questi giorni specialmente sento una fragilità interiore, come se stesse per traboccare, da un momento all’altro, tutto il dolore trattenuto. Il mondo che conoscevo un tempo sta svanendo e non so cosa troverò, là fuori, quando potrò ritornare. Che verità dovrò affrontare.
La città è cambiata in tanti modi, alcuni ancora sconosciuti. Molti luoghi amati sono scomparsi o stanno scomparendo. È vero che sempre tutto cambia ma, normalmente, siamo nel cambiamento. Non restiamo alla finestra.
È come uscire dalla storia, per secoli intrappolati dal profondo sonno della fiaba, mentre un rovo di spine divora tutto il circostante. Cosa scopriremo, se ci sveglieremo?
Nessuno ne parla, fanno finta che la vita continui.

(6 giugno 2021)

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